Chi sono – Dott.ssa Elisa Forlin

Piacere, sono Elisa.

Piacere! Sono la Dott.ssa Elisa Forlin. Psicologa, psicoterapeuta e consulente sessuale.

Dott.ssa Elisa Forlin

Cosa faccio?

Sono Psicologa e Psicoterapeuta ad orientamento cognitivo-interazionista.

Ho cambiato pelle molte volte nella mia vita, come il bruco mi sono trasformata,  avvicinandomi sempre più alla mia idea di farfalla. Un processo che non considero mai concluso: la conoscenza di me è una continua ed entusiasmante scoperta che procede di pari passo con il processo di cambiamento.

 

Sono sempre stato un individuo in movimento. Devo aver sviluppato il mio atteggiamento ‘indagatore’ per contiguità e contrasto con gli ambienti in cui crescevo. 

 

Le parole mi hanno sempre affascinata: quando da piccola ho scoperto che una sedia si poteva anche chiamare forchetta e che la pizza poteva avere nomi diversi, ho cominciato a giocare con i nomi come con un puzzle. Mi sono appassionata alle lingue, soprattutto a quelle  che usano le persone per descrivere la realtà in cui sono immerse.

 
Mi nutro di caffè, movimento e libri e per orientarmi nella vita cerco di non perdere contatto con la fiamma della passione. Sento continuamente che questa vita non mi basta per scoprire tutto ciò che mi interessa. Sogno di vivere un’esistenza che scorre parallela a questa, una seconda dimensione spazio-tempo, condensate in quest’unica coscienza che sono Io così da poter moltiplicare le esperienze di vita. Qualcuno potrebbe dire che cerco di riempire vuoti, io invece credo che mi voglio riempire di vita!

 

Ho iniziato a lavorare già da piccola, mi piaceva darmi da fare.  L’idea di laurearmi è arrivata dopo, come un sogno e ho tentato di seguirlo, nonostante il dissenso delle persone importanti. Ci ho messo un po’, perché lavoravo a tempo pieno. Ma ce l’ho fatta! 

 

Ho dedicato molti anni della mia vita a inseguire i miei sogni: le lingue straniere, una casa tutta per me, la palestra, la laurea in Psicologia, la psicoterapia,  i viaggi da sola, l’Australia, l’intervento chirurgico atteso e temuto, Prugna ( la mia cagnolina ), l’estero e il lavoro.. questo lavoro! 

 

Questo lavoro è una vocazione per me: ho iniziato a studiare per passione, nata sui banchi del liceo, e mi sono ritrovata con una professione!

 

Ma mi sono anche molto divertita in questi anni: cavalcando le onde dei miei limiti, ho abbassato costantemente i miei livelli di assoluto. Mi sono riempita gli occhi della memoria con i volti diversi delle tantissime persone che ho incontrato, ho danzato sui palchi del delirio e cantato a squarciagola alla corte dei Re.  Fingermi camaleonte dentro agli stereotipi ed ai rituali per poter osservare, da vicino, il senso di appartenenza degli attori alla scena. 

Ho abitato mondi che non mi appartengono, ne ho abbandonati altri che desideravo fare miei per riuscire a colonizzare i territori delle possibilità.  

 

L’incertezza, indispensabile compagna di viaggio, mi ha insegnato a tenermi in equilibrio su una fune. L’opera di distruzione e ricostruzione mi hanno richiesto moltissime energie, ma mi hanno regalato una vita piena.

 

 

Scelgo di vivere seduta su un’altalena e accetto di farmi scompigliare i capelli dal vento, correndo il rischio che non tornino più in ordine come prima, perché ‘“.. per me c’è solo il viaggio su strade che hanno un cuore, qualsiasi strada abbia un cuore. Là io viaggio, e l’unica sfida che valga è attraversarla in tutta la sua lunghezza“.

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